Scrittore e critico brasiliano. Esordì come poeta nel
1917 con
C'è una goccia di sangue in ogni poema, divenendo in
seguito uno dei principali esponenti del Modernismo brasiliano con l'opera
Folle San Paolo (1922).
A. utilizzò il
brasilero,
cioè la lingua popolare, nell'intento di rompere con la tradizione e dare
voce all'anima brasiliana. Nelle successive raccolte poetiche (
La fine dei
mali, 1930;
Lira paulistana, 1946) vengono affrontati i temi del
razzismo, della miseria, della libertà. Romanziere e narratore, tra le
sue opere in prosa ricordiamo:
Amare verbo intransitivo (1927),
Macunaíma (1928),
Belazarte (1934) (San Paolo
1893-1945).